L’importanza della Tricologia per un Parrucchiere
Essere parrucchiere nel 2024 non significa solo occuparsi di colore, taglio e piega ma essere un punto di riferimento per le clienti in quanto esperto. Per questo nei corsi per diventare acconciatore viene data molta importanza a discipline scientifiche che trattano il mondo del capello, tra queste la tricologia. Ma cosa esattamente significa tricologia e perché dovrebbe essere al centro della pratica di un parrucchiere? Andiamo a scoprire in questo articolo come fare una consulenza tenendo conto della tricologia!
La tricologia: che cos’è?
La tricologia è lo studio scientifico dei capelli e del cuoio capelluto, concentrandosi sulle cause e sul trattamento di problemi legati alla salute dei capelli. Per i parrucchieri, avere conoscenze approfondite in tricologia significa andare oltre la semplice estetica dei capelli per comprendere le radici del problema. Questo approccio olistico consente loro di fornire ai clienti soluzioni mirate e personalizzate. Il parrucchiere esperto in tricologia, chiamato tecnico tricologo, è capace di valutare la saluta di capelli e cuoio capelluto identificando segnali precoci di condizioni come la dermatite seborroica, la perdita di capelli o la rottura.
Chiaramente il parrucchiere non può fare diagnosi o prescrivere farmaci, che sono compiti del medico, ma è in grado di individuare e prevenire le problematiche, oppure aiutare nell’applicazione della cura prescritta dal medico. Conoscere la tricologia è quindi essenziale per fornire un servizio di qualità al cliente in quanto esperto.
Consulenza: essenziale per valutare lo stato di salute del capello
La consulenza è il momento perfetto per valutare lo stato di salute del capello mettendo in pratica la tricologia. Questa viene effettuata prima dei servizi e serve per avere informazioni essenziali come l’età, la frequenza dei lavaggi, l’alimentazione, dettagli riguardanti la salute del cuoio capelluto. Ci sono infatti casi in cui i clienti comunicano di avvertire dolore, prurito, presenza di desquamazioni. Sta al tecnico tricologo fare le giuste domande per comprendere al meglio la situazione che si trova davanti. Le domande però non bastano per valutare il capello, bisogna utilizzare strumenti ad hoc che permettano di valutare il cuoio capelluto e la struttura del capello. Gli strumenti essenziali sono due: microcamera e microscopio in luce polarizzata. Scopriamo come funzionano!
Strumenti essenziali del tricologo
- Microcamera. La microcamera possiede uno zoom molto potente che permette di ingradire dalle 40 alle 200 volte e viene utilizzata per osservare capelli e cuoio capelluto. E’ utilissima al parrucchiere anche perchè permette di archiviare l’immagine e confrontare nel tempo la situazione.
- Microscopio in luce polarizzata. Questo tool permette di valutare la struttura del capello, in particolare il diametro e la qualità della cheratina presente
- Pull Test: un semplice esame che consiste nel far scorrere i capelli tra le mani tirandoli dolcemente. Si osserveranno così i capelli che si staccheranno per fare delle considerazioni.
- Wash Test: consiste nel fare due shampoo a distanza di una settimana e contare alla fine del lavaggio il numero di capelli persi per valutare la loro resistenza.
Insomma, integrare la tricologia nella pratica quotidiana di un parrucchiere non solo aggiunge valore al servizio offerto, ma dimostra anche un impegno verso la salute e il benessere dei clienti. Come professionisti vogliamo che i clienti siano seguiti al meglio e che escano dal salone felici, per questo la formazione è davvero essenziale!
Dove studiare la tricologia?
I corsi offerti da Polverini Hair Academia
La tricologia è uno degli argomenti iniziali del corso di Qualifica Parrucchiere. Questo significa che prima di apprendere a colorare, tagliare e acconciare i capelli il futuro acconciatore deve conoscere tutto sul capello e sulla sua struttura. Il corso di qualifica prepara infatti al mestiere del parrucchiere, partendo dalle basi. E’ un corso di 1200 ore estremamente pratico e focalizzato che consente di lavorare in salone come acconciatore qualificato.
Oltre che nel corso di Qualifica di secondo livello la tricologia è presente come materia anche nel terzo livello il quale rilascia l’attestato per diventare titolare di una propria attività.
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Foto di Pablo Merchán Montes su Unsplash