Settore parrucchieri: il mercato degli acconciatori in Italia nel 2023 - Polverini Hair Academia

Settore parrucchieri: il mercato degli acconciatori in Italia nel 2023

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Il settore parrucchieri in Italia è sempre stato un punto centrale nell’industria della bellezza e del benessere. Tuttavia, nel corso degli anni, ha subito cambiamenti significativi influenzati da diversi fattori, tra cui le tendenze di consumo, la concorrenza, le dinamiche economiche e sociali. In questo articolo, esamineremo la situazione attuale del mercato italiano degli acconciatori, fornendo una panoramica sullo stato dell’arte di questo settore ancora molto competitivo e remunerativo.

Alcuni dati utili sul mercato dell’hairdressing in Italia

Secondo la Camera Italiana dell’Acconciatura, il settore parrucchieri in Italia annovera un totale di 102.784 attività nel campo dei servizi per capelli (secondo le statistiche di Infocamere aggiornate a dicembre 2022). Per quanto riguarda le imprese dedite all’acconciatura, si tratta per lo più di realtà di dimensioni contenute con una media di 1,7 dipendenti per impresa. In tutto i collaboratori in Italia sono 200.000 e generano un volume di affari superiore ai 3 miliardi di euro. Questo settore, estremamente dinamico, ha attraversato un periodo di costante rinnovamento negli ultimi anni, grazie all’adozione di metodologie e prodotti all’avanguardia, nonché all’introduzione di nuovi servizi.

L’inflazione ha avuto un impatto notevole sul settore, mettendolo a dura prova. Nonostante ciò cresce, anche grazie all’aiuto del web e dei social, la voglia di adottare strategie per differenziarsi dalla concorrenza.

Settore parrucchieri: La situazione dei saloni

Tra i rispondenti allo studio del Centro Studi Cosmetica Italiana “Evoluzione della professione di Acconciatore “, il numero di persone che lavorano nel salone, compreso il titolare sono nella maggior parte dei casi, (57%) due persone, mentre i saloni con tre o quattro lavoratori sono il 32%. Gli acconciatori, per sostenere la ripresa del salone dopo la crisi della Pandemia, hano scelto di introdurre nuovi servizi. Questo dato è in linea anche con l’aumento della frequenza dei corsi di formazione, come vedremo nel paragrafo successivo. Un’altra soluzione per mantenere il salone competitivo è stata la riduzione delle spese generali, seguita dall’aumento dei prezzi e in più piccola parte una eliminazione dei servizi non remunerativi.

Tendenze di consumo

Secondo il rapporto annuale 2023 di Cosmetica Italia sul settore parrucchieri emerge negli acconciatori italiani un rinnovato interesse per la fidelizzazione dei clienti. Anche la rimodulazione dei servizi e l’aggiornamento delle proposte in salone sono aumentate. Una pratica che ha assunto molto importanza nella ripresa è la rivendita di prodotti. La rivendita è uno step fondamentale per alzare lo scontrino medio dei saloni e per prendersi cura del cliente attraverso consigli personalizzati.

Lo studio evidenzia anche una tendenza riguardo al consumo di prodotti specifici per i capelli, nello specifico di colorazione. Si assiste nel 2023 alla discesa della vendita di colori fai-da-te e prodotti di styling nei canali tradizionali, aumentata con il lockdown a causa dei Parrucchieri chiusi. Questo è indice di un rinnovato interesse per i servizi di colorazione fatti in salone, percepiti come professionali e di qualità. I servizi maggiormente eseguiti dai parrucchieri in Italia sono infatti colorazione e taglio, ritenuti come difficili da replicare in modo autonomo.

Formazione e specializzazione

Secondo la Camera Italiana dell’Acconciatura uno dei problemi del settore parrucchieri in Italia è la difficoltà nel trovare lavoratori qualificati. Sebbene infatti il settore attiri molto interesse anche tra  giovani, spesso manca una formazione specifica. Secondo l’istituto, la formazione deve passare per la pratica continua e l’esperienza in salone. Le Accademie sono importanti perché forniscono attestati di Qualifica Acconciatore e insegnano il mestiere. E’ in azienda però che le competenze devono essere messe alla prova.

Nello studio di Evoluzione della professione di Acconciatore presentato nel 2023 risulta che rispetto al 2020 sono aumentati i frequentatori di corsi formativi sia nel settore stilistico, che in quello tecnico che in quello manageriale. In particolare i corsi dedicati ai servizi tecnici sono stati frequentati dal 53% dei rispondenti rispetto al 34% del 2020; anche i corsi stilistici hanno aumentato la loro partecipazione che è salita al 42€ rispetto al 33% del 2020.

Conclusioni

In conclusione, il mercato italiano degli acconciatori sta attraversando una fase di ripresa dopo le sfide della pandemia. La capacità di adattarsi alle nuove tendenze, l’attenzione alla formazione e una solida presenza online sono fattori chiave che influenzeranno il successo dei saloni. Con un’attenzione strategica a questi elementi, gli acconciatori italiani possono guardare al futuro con ottimismo, pronti a soddisfare le esigenze sempre mutevoli dei loro clienti.

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Foto di Giorgio Trovato su Unsplash