Capelli afro | I capelli diventano Arte in un salone di bellezza in Uganda

Capelli afro diventano Arte Anti-Razzista in un salone di bellezza in Uganda

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Capelli afro  diventano Arte Anti-Razzista in un salone di bellezza in Uganda

Capelli afro: i capelli delle donne sono un tema delicato in alcune parti del continente africano. In Sudafrica diverse scuole superiori costringono le ragazze a raccogliere i capelli o a stirarli, una regola razzista di cui si è parlato quando una ragazza di tredici anni si è decisa a protestare.

Ragazzine nere discriminate per il loro capelli afro. È quello contro cui da anni si protesta in Sudafrica, dove centinaia di studentesse scendono abitualmente in strada per manifestare la loro ribellione contro la scuola, intesa come istituzione accusata di voler costringere gli studenti afro a legarsi o lisciarsi i capelli. “Molte donne sono perennemente in lotta con i loro capelli perché la società approfitta delle nostre insicurezze. Per le donne nere c’è poi anche il peso del colonialismo e il tentativo di adeguarsi a un modello estetico che è bianco e quindi impossibile da raggiungere”.

La scrittrice e dj ugandese Kampire Bahana ha cercato di spingere la sua voce oltre i confini del razzismo per cambiare le cose insieme all’aiuto di tre amiche e si è messa al lavoro per aprire un Salone di bellezza & arte in Uganda dedicato ai capelli afro. L’ha chiamato Salooni, usando il nome dei negozi di parrucchiere in Uganda. Al Salooni le clienti si fanno pettinare gratis da parrucchieri professionisti. Possono farsi fare un massaggio, giocare con i capelli e guardare fotografie e video nella collezione di curiosità e opere d’arte dedicate ai capelli delle donne nere.

Parrucchieri e clienti chiacchierano e si danno consigli su come fare le treccine mantenendo i capelli morbidi. L’obiettivo di Salooni è trattare i capelli africani come una scienza, una cultura e una forma d’arte, e diventare un “luogo di conoscenza” dove si approfondisce tutto, dai frattali (forme ripetute in scale diverse nelle acconciature) ai motivi disegnati con le treccine sul cuoio capelluto, che erano una forma di resistenza delle donne portate in schiavitù in America. Un luogo dove prenderci cura le une delle altre spiega Darlyne Komukama, fotografa e cofondatrice del progetto.

Il progetto Salooni ha esordito nel 2016 in un festival artistico in Uganda, e andrà in tour a Kigali e a Londra grazie a un finanziamento dell’East Africa arts program del British council. Il progetto nasce in un momento in cui negli Stati Uniti si è affermato il movimento Natural Hair, nato nel 2000, che incoraggia le donne di origine africana a tenere i capelli in modo naturale. L’idea ha avuto successo anche nei paesi africani, dove sono spuntati saloni di bellezza in stile naturale, si vendono nuovi prodotti e ovunque si moltiplicano le community online.

Senza dubbio non è ancora pienamente riconosciuto il valore dell’arte africana dell’acconciatura