Come mantenere un colore sui capelli- Polverini Hair Academia

Come mantenere un colore sui capelli

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In questo articolo parliamo di un tema sempre attuale e che lascia, molto spesso, numerosi dubbi: come mantenere un colore sui capelli.

Come sappiamo la durata dei colori varia in base al tipo di cosmetico che utilizziamo. In questo articolo prenderemo in considerazione le colorazioni indirette, ovvero permanenti e quelle maggiormente utilizzate come il biondo il rosso e il castano.

Anche questa volta la Polverini Hair Academia si è affidata alle parole della nostra esperta in tricologia Daniela Moretti, che ha risposto alle domande più frequenti che i parrucchieri si pongono.

Per leggere la sua intervista di settimana scorsa riguardo al tema “Capelli sani: come ottenerli?” clicca qui! 

E adesso non ti resta che leggere l’articolo per apprendere interessanti nozioni su come mantenere un colore sui capelli.

Quanto durano questi colori?

Sappiamo benissimo che per la loro struttura chimica e per ciò che avviene sui capelli quando si applicano le varie colorazioni, questi non potranno mai tornare ad essere naturali. 

Infatti, aldilà del fatto che rimanga il riflesso primario sui capelli, questi possono tra un’applicazione e l’altra subire delle alterazioni.

Per questo potremmo definire la durata del colore in due tempi:

  • La colorazione chimica ovvero quella che dura fino a quando non ricompare la ricrescita.
  • La colorazione estetica o ottica, ovvero quella che può variare nel tempo.

 

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Cosa succede quando i capelli cominciano a cambiare? Perchè?

Come abbiamo già detto, le grandi famiglie delle colorazioni sono tre, vediamo adesso in dettaglio i motivi delle eventuali variazioni.

Biondo:

Il biondo, in particolare le colorazioni numero 8,9 e 10 possiedono diverse problematiche per quanto riguarda il mantenimento. Dal punto di vista estetico quello più importante è sicuramente il viraggio del colore verso un riflesso secondario verdognolo o giallastro.

Nel primo caso il problema può essere imputabile ad un’errata valutazione della “correzione” effettuata dopo la            schiaritura, ma anche al contenuto di metalli all’interno dell’acqua utilizzata. A questi si possono aggiungere la            tipologia di prodotti utilizzati per il lavaggio e l’inquinamento atmosferico.

Nel secondo caso, oltre ai prodotti detergenti eccessivamente forti che aiutano la depigmentazione dei riflessi              primario e secondario, il viraggio può essere dovuto anche da un’errata valutazione dell’altezza di tono e della              feomelanina residua ottenuta dopo la schiaritura.

Inoltre un’eventuale, anche se parziale, disgregazione della cuticola favorisce la perdita dei pigmenti aggiunti                per ottenere il colore desiderato.

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Rosso: 

la principale problematica del rosso è data spesso dalla composizione chimica del colore e dalla reazione del capello su cui si effettua il trattamento.

I cromogeni presenti all’interno della crema colorante non sono facili da ossidare in maniera completa. Quindi            non raggiungendo la dimensione corretta per poter rimanere all’interno dei capelli i colori rossi, se non trattati            per il mantenimento in maniera più che adeguata, tendono a scaricare velocemente.

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Castano: 

I colori castani sono quelli di più facile manutenzione, indipendentemente dalle altezze di tono scelte. In questi casi però è particolarmente importante, di fronte ad una cliente con un’elevata percentuale di capelli bianchi, che la variazione di colore sia effettuata in base ai suoi intermedi primari.

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Come possiamo impedire che il colore cambi?

E’ fondamentale per ogni tipo di colorazione e soprattutto dopo ogni colorazione utilizzare prodotti professionali. Questo perchè il capello possa mantenere sia più trofismo del capello che mantenere un colore quando il cliente si lava i capelli.

I prodotti più indicati da utilizzare sono sicuramente Shampoo Dopocolore, Shampoo Proteici e maschere o balsamo coloranti, ammesso che siano professionali.

Queste tipologie di prodotti aiutano sicuramente il mantenimento di una colorazione vivace e luminosa tra un’applicazione e l’altra del colore.

Quali sono le colorazioni più adatte?

Tra una colorazione e l’altra il parrucchiere può decidere di utilizzare vari tipi di colorazione. Da quelle temporanee a quelle semi-permanenti. E’ fondamentale però che questi colori non contengano mai perossido di idrogeno o ammoniaca, in modo che il colore si mantenga preservando, allo stesso tempo, la salute dei capelli.

Una cosa rimane sicura: è fondamentale che la cliente rimanga soddisfatta del lavoro svolto dal proprio parrucchiere. Per fare ciò è anche importante che un professionista si documenti.

In questo modo può rimanere sempre aggiornato sulle ultime tecniche e sui vari accorgimenti da utilizzare.

In questo articolo la nostra Daniela Moretti ci ha spiegato in maniera più che esaustiva le problematiche più frequenti che possono essere incontrate sia nell’applicazione che nei giorni successivi al colore.

Ci ha illustrato vari consigli per fare in modo che il nuovo colore rimanga intatto e luminoso il più a lungo possibile. Quindi non ci resta altro che dare sfogo alla nostra creatività.

 

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